Il film è infatti suddiviso schematicamente in 3 parti: paradiso, terra ed inferno. Nella pima parte facciamo la conoscenza di Danny e Candy, i due protagonisti, del loro amore fatto di tenerezza, tuffi in piscina ed eroina; nella seconda parte l'idillio finisce e i due si trovano ad affrontare difficoltà terrene come la carenza cronica di denaro, notifiche di sfratto, incomprensioni reciproche, gli scontri sempre più frequenti con i genitori di lei, l'arrivo di una gravidanza inaspettata, lei che è costretta a prostituirsi e lui ad improvvisarsi ladro ingegnoso ma un pò impacciato... fino a sprofondare nell'inferno più buio con i tentativi falliti di disintossicazione, il metadone, la pazzia di lei... e quindi dritti verso un finale che vorrebbe essere strappalacrime ma che risulta tuttavia un pò algido.
Questo è infatti a mio avviso il problema del film, una certa programmaticità che rende la pellicola troppo didascalica e prevedibile, dove, nonostante la buona interpretazione degli attori, latita visibilmente l'emozione.
Il mio voto: 2/5
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