Recentemente ho avuto occasione di rivedere il primo film ufficiale dei fratelli Coen, del 1984, intitolato "Blood Simple" ed ancora una volta mi ha piacevomente coinvolto ed appassionato.
La storia, ambientata in un America Sudista volgare e razzista, vede un losco detective simulare, attraverso una fotografia (malamente) ritoccata, l'omicidio di una moglie adultera e del suo amante e quindi riscuotere la somma dal marito tradito/ mandante. Sembra un classico triangolo in un film di genere, ma la vicenda prenderà una piega drammatica ed a tratti terrificante.
Affacciandosi per la prima volta alla ribalta con il loro stile autoriale ed ipnotico, i fratelli Coen realizzano così la loro personale riflessione sul male, riflessione che ritornerà in anni recenti con l'altrettanto bello "Non è un paese per vecchi". Secondo me però il film si presta a numerose letture: una delle più intriganti è l'interpretazione che tutto il film non sia altro che la metafora dell'impossibilità di comunicare comprensibilmente all'interno di una coppia (il finale del film, da non rivelare ovviamente, lo testimonia in modo drammatico!).
Infine vorrei ricordare come il film, ricco per se di citazioni, è stato a sua volta citato da molti registi a venire; in particolare vorrei addirittura ricordare un video di qualche tempo fa dei Radiohead, "Karma Police", dove viene ripresa la celebre scena del viaggio in macchina notturno (vedi).
Il trailer
Per i cinefili, un'intervista d'annata ai fratelli Coen all'epoca del film (qui).
Voto film: 4/5
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