Finalmente sono riuscito a vedere uno dei film più attesi della prossima stagione cinematografica, "Inception" di Christopher Nolan: sci-fi moderno, tecnologico e metafisico, il film è la storia di un gruppo di "estrattori", ladri moderni che, grazie a tecnologie misteriose ed illegali, riescono ad entrare letteralmente nei sogni (e quindi nel subconscio) del malcapitato di turno rubando così informazioni da rivendere ai migliori acquirenti; ma se è possibile sottrarre informazioni, sarà possibile anche inserire idee nuove in questi veri e propri universi paralleli che sono i sogni in modo da modificare le azioni dei protagonisti? Questa è l'idea di base da cui si muove il film, certo non originalissima in quanto si rifà semplicemente alle teorie sul sogno del padre della psicanalisi, S. Freud: indagare appunto i sogni per "trovare indizi", quindi capire ed eventualmente modificare il comportamento delle persone.
Definibile come un "Ocean's Eleven incontra Matrix con il beneplacito di Freud", Inception è un thriller cerebrale nel senso vero del termine, infatti si svolge in buona parte nei sogni dei protagonisti, con continui rimandi al genere "rapina" e a suggestioni Escheriane.
E veniamo ora alla parte impopolare; lo ammetto, a me il film non è piaciuto molto, per molti motivi: la trama è troppo macchinosa e fredda (un difetto frequente nei film di Nolan) nonostante la struggente storia d'amore inserita per "riscaldare" il film (a me ricorda in parte quella di un altro film con Di Caprio, "Shutter Island", anche se con svolgimenti differenti); troppe parole sono spesso necessarie per spiegare allo spettatore ciò che sta accadendo sullo schermo; le interpretazioni sono buone ma non eccelse ed alcuni personaggi sono fuori parte; le atmosfere, troppo à la Matrix (qui l'universo parallelo sono i sogni, in Matrix la "realtà"); l'idea di addormentarsi per entrare in questo caso nei sogni altrui è già stata visitata recentemente in Avatar.... Insomma, forse per le alte aspettative, un pò una delusione questo "Inception", che resta tuttavia un buon film, interessante ed appassionante, con alcune sequenze suggestive e ben fatte (vedi il passaggio tra le varie profondità del sogno, la caduta del furgone dal ponte al rallentatore - a circa 1000 fps - con le conseguenze sulla gravità delle ambientazioni...).
Qui c'è una scena settacolare del film, ambientata a Parigi, dove il protagonista Di Caprio insegna alla sua giovane apprendista come scoprire l'identità di un sogno.
Il film uscirà in Italia il 24 Settembre, è meriterà forse una seconda visione. Per il momento, il mio voto è 3/5.
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